QUALI CONFINI NEL
NUOVO MONDO?
La rivoluzione tecnologica, i flussi migratori e le trasformazioni legate alla globalizzazione disegnano una nuova “geografia dei confini”: territoriali e sovraterritoriali, visibili e invisibili, tangibili e intangibili. Ognuno impone limiti e offre opportunità al Futuro.
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Il confine di uno Stato coinciderà con il confine di uno Stato?
Oggi i confini geopolitici sono spesso indefinibili; le frontiere sono zone mutevoli, complesse, spesso a loro stanti. Dagli Stati alle città, le nostre definizioni e distinzioni geografiche sono costantemente messe in discussione. Negli ultimi cento anni, le innovazioni hanno interconnesso un mondo in cui le identità nazionali lasciano il passo a un’identità globale profilata sempre di più dallo status economico.
SOCIETÀ

Quali confini subisce e impone la Società?
Genere, etnia, religione: una nuova consapevolezza porta in tutto il mondo politiche di progresso e miglioramento. Ma l’ascensore sociale – la possibilità di innalzare il proprio status – spesso rimane fermo al piano terra. Perciò siamo più intraprendenti, ma più bloccati. Intanto, intorno a noi, i rapporti sono sempre più virtuali mentre le relazioni umane perdono di valore. Perciò siamo più connessi, ma più soli.
UOMO

Chi controllerà le mie scelte sarò sempre io?
Mentre la bioetica controllerà il mio corpo e i dati online determineranno i miei acquisti, chi controllerà le mie scelte? Quanto influenza la società, che si esprime a like e views, sulle mie decisioni? Quanto mi limitano le paure e le insicurezze che creo da solo? Che limiti vorrò dare a me stesso domani e, soprattutto, il concetto di libero arbitrio va ripassato o dimenticato?
MONDO

L’umanità sarà oltre i confini?
In un mondo in continuo cambiamento, l’unica cosa che sappiamo di certo è che non conosciamo i confini del nostro domani. Per alcuni, questo apre a scenari distopici. Per altri, questo vuol dire che le scelte e le azioni che compiamo oggi singolarmente detteranno il nostro futuro di umanità su larga scala, modificando quella che oggi chiamiamo realtà. E con lei le sue regole, le sue storture, i suoi limiti.

Oggi i confini geopolitici sono spesso indefinibili; le frontiere sono zone mutevoli, complesse, spesso a loro stanti. Dagli Stati alle città, le nostre definizioni e distinzioni geografiche sono costantemente messe in discussione. Negli ultimi cento anni, le innovazioni hanno interconnesso un mondo in cui le identità nazionali lasciano il passo a un’identità globale profilata sempre di più dallo status economico.

Genere, etnia, religione: una nuova consapevolezza porta in tutto il mondo politiche di progresso e miglioramento. Ma l’ascensore sociale – la possibilità di innalzare il proprio status – spesso rimane fermo al piano terra. Perciò siamo più intraprendenti, ma più bloccati. Intanto, intorno a noi, i rapporti sono sempre più virtuali mentre le relazioni umane perdono di valore. Perciò siamo più connessi, ma più soli.

Mentre la bioetica controllerà il mio corpo e i dati online determineranno i miei acquisti, chi controllerà le mie scelte? Quanto influenza la società, che si esprime a like e views, sulle mie decisioni? Quanto mi limitano le paure e le insicurezze che creo da solo? Che limiti vorrò dare a me stesso domani e, soprattutto, il concetto di libero arbitrio va ripassato o dimenticato?

In un mondo in continuo cambiamento, l’unica cosa che sappiamo di certo è che non conosciamo i confini del nostro domani. Per alcuni, questo apre a scenari distopici. Per altri, questo vuol dire che le scelte e le azioni che compiamo oggi singolarmente detteranno il nostro futuro di umanità su larga scala, modificando quella che oggi chiamiamo realtà. E con lei le sue regole, le sue storture, i suoi limiti.